Fiera di Rimini, ultima settimana di Agosto. Da 31 anni si svolge il Meeting di Comunione e Liberazione, imponente palcoscenico per quel mondo molto numeroso che si riconosce nei valori cristiani e conservatori di CL. 3200 volontari, tutti giovanissimi, spazi immensi, una media di 100mila visitatori al giorno che si aggirano tra mostre molto interessanti e convegni affollatissimi. Facendo un giro tra i padiglioni, è assai facile incontrare un ministro, o un presidente di regione, un famoso giornalista oppure un famoso sondaggista o un importante uomo di chiesa. Il centro della politica italiana viene spostato a Rimini per una settimana. Quest’anno,i tanti ministri presenti hanno esaltato l’operato del governo, soprattutto nel loro campo di competenza, ribadendo che il voto anticipato non conviene a nessuno. Come hanno detto anche Sergio Marchionne, ad Fiat, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria e Giulio Tremonti, Ministro dell’economia, bisogna stringere i denti in queste fasi di grave crisi economica, altrimenti l’Italia si farà superare da molti altri stati, oltre che da Cina e Germania che hanno già ingranato marce virtuose. Bisogna, secondo questi grandi “imprenditori del lavoro”, rimboccarsi le maniche, fare qualche ora in più di straordinari se necessario per raggiungere il budget prefissato, così ogni azienda entra in competizione con le altre, e ciascuno è invogliato, se non costretto, a produrre sempre di più. Tutto questo, ovviamente, senza ledere alcun diritto dei lavoratori, che rimane e rimarrà sacrosanto in ogni occasione. Altro argomento preso in considerazione da molti relatori di PDL e LEGA, ma anche del PD e dell’MPA è quello del Federalismo Fiscale. E’ indubbio, ripetono tutti insieme in un’unica voce, che la centralità di questo stato non permette ad ogni singola regione di operare in maniera accettabile sul proprio territorio e, come da anni “denunciano” i presidenti delle regione più ricche e produttive, che molto spesso coincidono con i maggiori esponenti leghisti, non è giusto che una regione ricca debba mantenere una regione che spreca le risorse pubbliche. Ecco quindi, proprio nei giorni che hanno visto l’incontro Berlusconi-Bossi dal quale è emerso un secco NO al voto anticipato, che il governo, dal palco di Rimini, ha dimostrato coesione e compattezza su tutti i temi di maggiore importanza, facendo capire che il potere è ancora in mano al Centro-destra. A settembre vedremo dunque se la maggioranza sarà in grado di reggere, oppure se i finiani giocheranno un brutto scherzo a Berlusconi e Bossi votando contro il ddl sul processo breve, costringendo dunque il paese a nuove elezioni.
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