Erano le undici del 23/10 quando l'atrio dell'ospedale civile di Venezia viene pacificamente occupato da circa 400 persone e tanti bambini riunitisi per richiedere a gran voce la riapertura del servizio di continuità pediatrica, servizio sospeso per questioni di budget quest'estate e mai riattivato. "Non e' possibile che un servizio che sopperisce a oltre diecimila interventi annui, alleggerendo di fatto il servizio di pronto soccorso dei due nosocomi veneziani ( SS.Giovanni e Paolo e Ospedale dell'Angelo) venga sospeso a tempo indeterminato" spiegò Beppe Caccia, consigliere comunale e promotore del sit in di protesta. Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni ha ricevuto questa mattina le oltre quattrocento firme che sono state raccolte tra i genitori che sabato scorso avevano manifestato nell'atrio dell'Ospedale Civile per chiedere il ripristino del servizio di continuità pediatrica. Il sindaco, dopo aver acquisito le firme, ha così commentato: "Bambine e bambini sono il futuro della nostra città ed è per questo che il grado di copertura e la qualità dell'assistenza pediatrica di base stanno particolarmente a cuore a questa Amministrazione. Mi confronterò quanto prima con il direttore generale dell'Azienda Ulss 12 per sollecitare una soluzione, condivisa e sostenibile, al problema sentito da così tante famiglie".La manifestazione caratterizzata dalle voci dei bambini si conclude pacificamente. Toccherà ora all'Ulss 12 il compito di dare una risposta al disagio manifestato dalle famiglie veneziane.