Lorca. 9 morti, 130 feriti e migliaia di sfollati. Questo il bilancio di una notte di terrore nella Murcia, a sud-est della Spagna, dove un terremoto di magnitudo 5.2 ha raso al suolo l’intera città di Lorca. Secondo il sindaco Francisco Jodar sarebbero 90 000 i cittadini che hanno passato la notte per strada all’addiaccio temendo nuove scosse, mentre la Croce Rossa parla di almeno 15000 sfollati. Non hanno perso tempo le istituzioni che hanno subito messo a disposizione uno spiegamento di forze: primi soccorsi, Croce Rossa e volontari si sono attivati per le vittime della sciagura. Una vera e propria catena di montaggio a servizio della popolazione. Beni di prima necessità pane, acqua,oltre 7.000 coperte, 800 brande sono stati distribuiti nella notte in una città ormai spenta. Sono giunti sul posto oltre ai servizi della protezione civile, circa 400 militari dell'Unità di Emergenza dell'esercito. La città, nota per le suggestive processioni della settimana santa, è ora un cumulo di macerie: palazzi crollati, calcinacci caduti, auto distrutte per non parlare dei numerosi dispersi. Il sindaco ha dichiarato lutto cittadino per i prossimi tre giorni ed anche Zapatero ha deciso, di comune accordo con il capo dell'opposizione Mariano Rajoy, la sospensione della campagna elettorale per le amministrative del 22 maggio.