Siciliano, trent'anni, soprannominato "lo Squalo" per il suo modo di correre sempre all'attacco. Nel suo palmarès ci sono il titolo della Vuelta di Spagna 2010 e quello del Giro d'Italia 2013. Vincenzo Nibali è il vincitore del Tour de France 2014 ed entra meritatamente nella storia. Prima di lui, in maglia gialla ai Campi Elisi, Bottecchia, Coppi, Bartali, Gimondi e Pantani. Sono passati sedici anni dalla vittoria del "Pirata". E la commozione è talmente grande che persino la mamma di Marco Pantani aspetta di vedere il campione messinese: «Vieni a trovarmi». Quella di Nibali è una vittoria inaspettata, conquistata tappa dopo tappa, pedalata dopo pedalata, ha sorpreso tutti. Il team manager di Astana non contiene la gioia: «Vincenzo era pronto mentalmente per conquistare il Tour. Siamo venuti in Francia per vincere». I francesi rimangono con l'amaro in bocca, ostili e pieni di pregiudizi. Riguardo al tema del doping Nibali ha affermato che il passato è passato e che esiste un altro ciclismo, quello pulito. Lui sì che è un vero campione. Dopo la recente delusione dei mondiali, è lo Squalo che ci regala la più bella emozione sportiva e riporta in alto il nostro nome. Non a caso, nel giugno 2014, è Nibali a vincere il titolo di campione nazionale italiano. «Non è un sogno, l'ho vinto per davvero», dichiara emozionato il corridore.