Sono veramente agghiaccianti i dettagli, pubblicati online dal quotidiano tedesco Bild, che emergono dal rapporto della polizia tedesca sulle violenze subite dalle donne nella notte di Capodanno a Colonia, nella piazza della stazione centrale e nella zona del duomo. Il protocollo degli agenti descrive in maniera dettagliata tutto quello che è accaduto. Donne molestate, palpeggiate, derubate, aggredite sessualmente da uomini divisi in gruppi. Il numero delle denunce è salito a più di cinquecento. Le indagini sono ancora in corso: stando a quanto riporta il portavoce del ministero dell'Interno di Berlino, gli atti criminali documentati dalla polizia federale nella notte di San Silvestro sono legati a furti e lesioni corporali. Tra i sospettati identificati e interrogati ci sono persone di origine algerina, altre provenienti dal Marocco, dall'Iran e dalla Siria. In questi giorni le forze dell'ordine tedesche sono state fortemente criticate per l'incapacità di proteggere le donne e per aver reagito tardi. Il capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers, si è dimesso dall'incarico. Nella prima dichiarazione ufficiale dopo i terribili incidenti, la polizia ammette di essersi resa conto della dimensione dei fatti quando, nei primi giorni dell'anno, ha iniziato a ricevere decine di denunce di donne aggredite. «È importante che tutta la verità esca fuori e che nulla venga taciuto e che non si passi sotto silenzio nulla», dichiara il portavoce di Angela Merkel. Dopo questi avvenimenti la Cancelliera tedesca ha ordinato di respingere in frontiera gli immigrati clandestini. Ma, nonostante la linea dura della Germania, non si placano le polemiche. E la città di Colonia resta sconvolta. «Si tratta di atti ripugnanti e criminali assolutamente inaccettabili per la Germania. Insopportabile per me anche sul piano personale», afferma turbata la Merkel.