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Febbraio 2024 - Anno XVII - Numero 1 - Sabato 20 Aprile 2024
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Televisione, cultura ed atti educativi

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“I programmi, nonostante un’ apparente varietà e ricchezza di proposte, sono sempre gli stessi e che sembrano per lo più presupporre un pubblico di"impiccioni o di guardoni.” Come dare ragione o torto alla precedente affermazione? Io penso che pur essendo corretta, lo sia solo parzialmente. Impossibile negare l’esistenza di molti programmi spazzatura ed impossibile anche negare che con l’aumentare del benessere e dello sviluppo della società tali programmi siano aumentati. Altrettanti, (anche se meno seguiti) sono i documentari, telegiornali e programmi d’informazione. Molti programmi correnti esistono unicamente per lo svago del classico italiano medio, come è però giusto che sia. Facciamo un breve esempio: un uomo ha appena finito di lavorare, e dopo essere rientrato a casa e aver cenato, ha il desiderio di rilassarsi e riposare. Ecco, io non vedo assolutamente nulla di sbagliato in tutto questo, anche se tali programmi esistenti sono stupidi ed insensati, perché alla fine dei conti, a chi importa se un uomo decidesse di guardare un talent-show privo di senso? Che ripercussioni avrà sulla sua vita? Ogni uomo è libero di prendere le sue decisioni e assumersene le conseguenze: se l’uomo preferisce altro alla cultura, la colpa di chi è? Siamo noi a crearci la nostra gabbia e a rinchiuderci dentro, e pur avendo la chiave per uscirne non la usiamo.




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    Alessandra Servidio - newcitizenpress.com - 18/12/2016


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