Otto metri, questa è la lunghezza dell’apparato digerente. Lo stress e la sindrome dell’intestino irritabile sono responsabili dei più frequenti dolori addominali. Le malattie croniche dell’intestino sono note anche come MICI (malattie infiammatorie croniche dell’intestino)e spaziano dalla colite ulcerosa al morbo di Crohn. Si tratta di malattie autoimmuni in cui cioè il sistema immunitario si rivolta contro uno o più tratti dell’intestino causando fatica cronica e diarrea, anoressia e anemia. La mortalità è bassa e si aggira intorno all’1%. Però sono malattie che possono compromettere la qualità di vita. Dipende in definitiva da quando la diagnosi arriva precocemente e questo dipenderà dal medico e dalle domande mirate che rivolgerà al paziente oltre ad esami clinici che il ministero della salute ritiene appropriati già dalla seconda volta che il paziente riferisce al medico i dolori addominali. Il vero problema è che circa la metà delle persone è insensibili ai farmaci tradizionali e per un altro 15 % dei casi le terapie smettono di funzionare rischiando di portare queste patologie fuori controllo. L’ultima novità è rappresentata da un anticorpo monoclonale ( vedolizumab) che si è dimostrato capace d bloccare il sistema immunitario a livello localizzato solo dove serve. Da poco è in commercio anche in Italia. Questo tipo di terapia si è dimostrata particolarmente efficace nel caso di pazienti che non rispondono ad altre terapie e questo promette di migliorare la qualità di vita di molte persone.