Grande serata artistica in compagnia di uno tra i più grandi musicisti internazionali del panorama jazzistico: Gigi Cifarelli.Molti sono stati i jazzman capaci di continuare quel movimento dinamico e creativo nato molti anni fa nella Louisiana e poi sviluppato in miriadi di aree capaci di fare vibrare l'anima e l'animus che c'è in noi come descriveva Jung nella sua letteratura scientifica che tanto ha dato allo studio del pensiero umano. Rare volte, e devo dire sinceramente non tanto cercate, mi sono ritrovato ad ascoltare chitarristi “obbligato” per tante vicissitudini intercorse durante la mia esperienza come trombettista amante di questo genere. Sinceramente al solo pensiero che in alcune jamm mi trovassi un chitarrista anziché un pianista mi faceva delirare, nel senso che in definitiva ..non mi piaceva, ..non mi venivano quelle che chiamo “farfalle nello stomaco”e questo per me è un segnale del corpo molto profondo ed emozionale che ha un suo significato. Così, nulla di strano fino a qui se non, per fortuito caso, mi sono ritrovato in mano, al finire di questa estate, una pubblicità con questo posto meraviglioso che è il “Castello dal Pozzo” sito in un paesino chiamato Oleggio Castello, adiacente le rive del Lago Maggiore. Sara Calzolari, una donna raffinata e femminea, dopotutto l'arte e bellezza si ritrovano sempre vicine nella vita, responsabile commerciale del luogo, organizzava una location di eventi artistici in questo paradiso verde della natura. Quattro serate jazz. Laura Fedele, Gigi Cifarelli, Luigi Bonafede. La prima artista, tempo fa, la sentii cantare invitata in una serata presentata da Adriano Mazzoletti per un Festival Jazz Internazionale anni addietro sempre in questi posti incantevoli lacustri, Gigi invece era un nome che negli anni continuava a scorrere tra questi ambienti ma non avendone mai avuto l'accortezza e l'occasione sentii che si poteva tentarne l'ascolto. Questa intervista nasce così, per caso fortuito, ma come tutte le cose che si dispongono per caso alla fine trovano un senso ed una direzione di cambiamento. Dopo le presentazioni, mi misi alle prese con la mia macchina fotografica, seduto sul tavolino adiacente al palco aspettando Gigi che tra un accordo e l'altro provava l'impianto fonico..ma ad un tratto si mise a cantare. Non curante di quello che stava succedendo sentii “le farfalle nello stomaco “...alzai lo sguardo e rimasi estasiato da quello che stavo sentendo; una voce penetrante e stupenda, armonica, quattro parole dico quattro parole di un brano più un giro di accordi con un tocco aggraziato e se per qualcuno quella armonia poteva indurre a dormire io dissi dentro di me che quando si sarebbe risvegliato si sarebbe trovato in paradiso! Questo è stato il momento in cui la vecchia immagine del chitarrista che mi ero fotografato negli anni addietro smise di esistere ed iniziò una mia nuova curiosità di conoscere colui che ruppe questo blocco. Domande retoriche e del bla bla bla non potevano disturbare questa personalità, così la mia intervista si focalizzò su un parametro umano e personale. Il musicista e l'uomo che fondono le loro esperienze e le loro anime in una. Gigi: “quando suono la mia musica colora la mia vita e dà tonalità variegate anche a quella degli altri, questo è Amore per l'esistenza, e la musica è il mio linguaggio universale”...Vivere il giorno come fosse l'ultimo, vivere l'ultimo con la gioia del primo, questo è il mio augurio all'artista che c'è in me all'anima che mi avvolge e avvolge le persone a me care”.. Gigi continua con una profondità di campo che stento a volte ad accompagnare; difficile è “stare dietro” e comprendere le sue parole, è come per una persona comune annuire ad un saggio, ad un mentore..è troppo ampia la sua posizione per svelarne ed apprezzarne il contenuto in tutta la sua essenza. Ma ci provo, sono sicuro che qualcuno che leggerà queste parole potrà ritrovare una piccola realtà della propria esperienza e poterla fare rivivere in pochi istanti, con l' armonia della vibrazione delle corde di questo suo strumento riesce a diffondere in coloro che l'ascoltano, ..attenti. Il concerto è stato stupendo, il connubio voce e chitarra scardinava il tempo e poneva ogni brano una sua collocazione. Ma ancora più stupenda è stata la notizia arrivata all'improvviso. Sapevo che esisteva un significato a tutto questo ed è l'evento sincronico che succede per interferenze dei destini; Gigi da li a pochi giorni compirà un passo importante che consacrerà l'amore della vita con un'altra anima ..Adriana. Alla domanda "- cosa è Lei per Te?...abbassando leggermente gli occhi, sapendo che questo gli sarebbe costato una introversione immediata e sincera del suo pensiero risponde ... Luce nei miei occhi Serena nella mia mente. L'8 settembre ad Arona si celebrerà l'evento. Con questo mi congedo da Gigi in attesa di poterlo conoscere per catturare quale parte dell'artista è possibile sia dentro ognuno di noi, sia che suoni uno strumento, sia che legga poesie, sia che contempli fotografando, sia il piccolo che gioca nei prati, sia la madre che cucina o la moglie che aspetta il marito, sia il ragazzo che non trova lavoro e quello che di lavoro ne ha fin troppo, sia quello che non riesce mai a dire no, sia quello brutto e sia al narciso che specchiandosi nell'acqua possa accorgersi che in fondo il mito dell'androgino, la ricerca della nostra ombra è nella continuità dei nostri pensieri che scorrono e cercano Luce serena negli occhi delle persone a noi care... Cosa dire ancora? Un mio Augurio caro a Te e Adriana e da tutta la Nostra redazione per la vostra unione in matrimonio; e per l'occasione il Giornale è concorde nel dedicarti un brano nella nostra sezione in Home page.. è tutto Vostro! A presto... ai tuoi concerti!