Sabato 7 luglio è stato inaugurato a Roana, presso il laghetto Lonaba, l’Acropark, il terzo di una serie che comprende, nel vicino Trentino, anche le installazioni di Centa San Nicolò dell’Alta Valsugna e di Castello Molina in Val di Fiemme, vicino a Cavalese. L’Acropark è un “parco acrobatico” caratterizzato dalla presenza di percorsi aerei, allestiti all’interno del bosco, da attraversare con spirito ludico-sportivo. Il bosco è quello del pendio sud del monte Spitz della Bisia, ed è costituito da una mescolanza di abeti e faggi. L’ambiente è quello ideale per le prestazioni atletiche richieste, che variano a seconda del percorso scelto. Infatti ci sono quattro tipi di percorsi calibrati a seconda dell’età e dei diversi livelli di agibilità. Il “fucsia” è molto facile, per i bambini, il “giallo” è facile, il “verde” e il “blu” sono progressivamente più impegnativi. I percorsi sono costituiti da cavi e piattaforme installate sulle piante. La distanza da terra passa da 1 metro del “fucsia” ai 12 metri del “blu”. E’ necessario chiarire che il tutto si svolge in una situazione di totale sicurezza. Un tutor è sempre presente ed ogni partecipante dispone di un DPI (dispositivo individuale di protezione costituito da un’imbragatura e da un moschettone), un set di sicurezza simile a quello usato per affrontare le vie ferrate in montagna. Io stesso mi sono convinto di questo assistendo personalmente alle evoluzioni dei partecipanti, anche se ho notato qualche piccolo inconveniente: ad esempio un ragazzino è rimasto sospeso a mezz’aria e non riusciva a salire su una piattaforma perché scivolava sul cuscino di gomma di arrivo; reclamava l’aiuto del genitore presente a fianco, che però preferiva assumere un atteggiamento di tipo filosofico-contemplativo, limitandosi ad osservare la scena. In un’altra situazione una signora, passando da un albero all’altro, lanciava urletti graziosi, però molto a modo. Insomma, niente di serio o di preoccupante. Del resto la presenza di un elemento “impegnativo” e tale da richiedere un certo sforzo dell’utente è presente nella filosofia stessa dell’Acropark. Infatti la presenza di una sfida con sé stessi e con le proprie capacità è precisamente quell’elemento che può coinvolgere l’autostima di una persona chiamata a fronteggiare situazioni nuove ed avventurose, e quindi, necessariamente, portare a “mettersi in gioco” per arrivare al limite delle proprie possibilità. La struttura sarà funzionante full-time nei mesi di luglio e agosto e part time da settembre a metà ottobre. Dalla prossima stagione l’Acropark sarà aperto fin dal mese di aprile.