Fanno riflettere i dati emersi dall’ indagine commissionata dalla CGIA di Mestre a Panel Data su un campione di 900 italiani ai quali è stato chiesto quali regali compreranno per Natale con la tredicesima. Dall’ inchiesta risulta che è in aumento il numero di persone che quest’ anno, a causa della crisi economica, non farà nessun regalo. Nel 2009 questa percentuale riguardava il 19,7% degli italiani, quest’ anno invece, raggiungerà il 23,8%. In sintesi, quasi 1 italiano su 4 risparmierà qualcosa non acquistando nessun regalo. Un dato, questo, che potrebbe essere più contenuto quando si potrà fare un bilancio dopo le feste. Capita spesso infatti, che più di qualcuno decide in extremis di fare qualche piccolo acquisto nelle ultimissime ore prima del 25 dicembre. Per chi invece continuerà regolarmente a ricevere i regali, quest’ anno troverà più libri, più bottiglie di vino e più lingerie. In sensibile calo, invece, l’ acquisto dei capi di vestiario, le calzature nonchè i viaggi e le vacanze. La crisi quindi continua a farsi sentire e i regali che faremo e riceveremo, almeno sotto l’ aspetto economico, rischiano di essere meno impegnativi di quelli dell’ anno scorso. Dalla CGIA fanno notare che analizzando con maggiore attenzione i dati, sono sempre i capi di abbigliamento, l’ enogastronomico e anche i libri, i regali natalizi più gettonati dagli italiani. Nel primo caso ben il 61,50% degli intervistati ha dichiarato che farà questo tipo di acquisto a Natale, nel secondo caso il 60,10% e nel terzo caso il 57,40%. A seguire i prodotti tecnologici con il 32,80% delle preferenze, i giocattoli e l’ arredo-casa con il 32,80%. In coda alla classifica i viaggi, i weekend e le vacanze con l’ 8,10% dei consensi per l’ acquisto di questi prodotti. I ricercatori mestrini spiegano che la somma delle percentuali riferite alle principali tipologie di regali non dà come risultato 100, in quanto gli intervistati potevano optare per più risposte. Rispetto al 2009, tra i prodotti più regalati dagli italiani troviamo in forte ascesa i libri (+6,4%), l’ enogastronomia (+5,8% con una punta del +2,8% per i vini). Rimangono stabili i prodotti tecnologici (+0,8%), i giocattoli e l’ arredo-casa (+0,8%). In forte calo, a testimoniare una diminuita capacità di spesa e dell’ esigenza di destinare le risorse a consumi più utili, la percentuale di italiani che regaleranno, o si regaleranno, un viaggio o qualche giorno di vacanza (-2,7%). Infine, pur restando una tradizione sempre molto sentita, i capi di abbigliamento faranno segnare una riduzione del 5,6% (con un picco negativo del - 4,3% delle calzature, anche se l’ intimo rileverà, invece, un incremento del +3,6%). Sarà quindi un Natale all’ insegna dell’ austerità? Può darsi. Ciò che sarebbe bello in ogni caso, soprattutto in un momento difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese, che si rivalutassero antichi valori come la solidarietà, la fratellanza, il senso di appartenenza ad una comunità, valori che sono stati purtroppo sopraffatti dal consumismo e dalla competizione sfrenata e senza regole e che sarebbe bello riscoprire tutti insieme, per un Natale più bello, per un futuro migliore. (Foto e immagini da Google.it)