Karol Josef Wojtyla, il primo papa proveniente da un paese dell'est Europa che per 27 anni ha guidato e rappresentato la Santa Chiesa cattolica, riceverà gli onori degli altari e sarà beatificato il prossimo 1° maggio, a sei anni dalla sua morte, durante un rito presieduto da Benedetto XVI. Lo ha annunciato, lo scorso venerdì 14 gennaio, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, dopo aver reso noto l'approvazione del decreto sul miracolo attribuito all'intercessione di Karol Wojtyla. Il miracolo in questione è legato a suor Marie Pierre Simon, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, che il 2 giugno 2005, mentre si trovava vicino a Aix-en-Provence, è guarita improvvisamente e in modo scientificamente inspiegabile dal morbo di Parkinson. La data scelta per la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II è il 1° maggio, prima domenica successiva a quella della Pasqua, giorno in cui si celebra la festa della Divina Misericordia, ricorrenza liturgica tanto cara al Papa polacco e che quest'anno coincide anche con il giorno della festa dei lavoratori. Giovanni Paolo II viene ricordato come il papa che ha inventato la giornata Mondiale della gioventù, che ha fatto oltre 100 viaggi durante il suo pontificato e visitato molti paesi per portare la parola di Gesù in ogni angolo del mondo e far progredire il dialogo con le altre fedi religiose, è stato il primo Papa mediatico che ha iniziato a utilizzare anche internet. Karol Wojtyla è ricordato per questo e per molto altro, è stato anche il primo Papa ad aver derogato per la prima volta alla norma del Diritto canonico che prescrive di poter avviare una causa di beatificazione e canonizzazione dopo un'attesa di cinque anni dalla morte, consentendo l'immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003. La causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II è stato il secondo caso di deroga a questa regola e ha avuto la dispensa da parte di Benedetto XVI del tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, Il provvedimento della dispensa, spiega una nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana, “fu sollecitato dall’imponente fama di santità, goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le Cause di beatificazione e di canonizzazione”. Il processo canonico per l'esame della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II è iniziato il 2 aprile 2007 presso la Congregazione delle Cause dei Santi e ha seguito le due tappe previste per ogni causa di beatificazione: quella diocesana e quella romana. La prima tappa è quella diocesana e richiede l'avvio di un'inchiesta che il Vescovo competente per diocesi istruisce per raccogliere tutti gli scritti del Servo di Dio, tutte le testimonianze e i documenti relativi alla sua vita, alle sue attività, alle sue opere e virtù (teologali e cardinali) o all'eventuale martirio. Terminata questa fase inizia la seconda parte che si svolge presso la Congregazione delle Cause dei Santi, dove gli atti di inchiesta e i documenti raccolti vengono vagliati ed esaminati con un meticoloso e accurato lavoro dal profilo scientifico al fine di accertare l'eroicità delle virtù, il martirio e i presunti miracoli attribuiti. Il Postulatore, monsignor Slawomir Oder, e i suoi collaboratori, sotto la direzione del Relatore, il padre domenicano Daniel Ols, hanno provveduto a esaminare tutta la documentazione e gli atti del processo realizzato dalla diocesi per poi redigere la Positio, che comprende i volumi con le prove testimoniali e documentali e tutti gli atti giuridici, gli studi e i sommari. Ripercorriamo brevemente la sequenza temporale del processo di beatificazione del Papa polacco: il processo canonico per la causa di beatificazione di Giovanni Paolo II è iniziato il 2 aprile 2007; con il decreto del 4 maggio 2007, la Congregazione delle Cause dei Santi, ha riconosciuto la validità giuridica dei processi canonici; nel giugno 2009, dopo aver esaminato la relativa Positio, nove Consultori teologi del Dicastero - compreso il Promotore generale della Fede, monsignor Sandro Corradini - hanno espresso il loro parere affermativo in merito all’eroicità delle virtù del Servo di Dio Giovanni Paolo II; a novembre 2009, la Positio è stata sottoposta al giudizio dei Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, che si sono espressi con sentenza positiva; il 19 dicembre 2009, Benedetto XVI ha firmato l'atto per la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù di Giovanni Paolo II, proclamandolo “Venerabile”; l'11 gennaio 2011, la sessione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della congregazione delle Cause dei Santi, ha emesso un’unanime sentenza affermativa in merito alla guarigione miracolosa di suor Marie Pierre Simon.