“Atipico”, “eccentrico”, “ribelle”, “geniale”, tante cose si potrebbero dire su Michele Salvemini, alias Caparezza, ma sicuramente quella con la quale si immedesima maggiormente è “provocatore”. Lo si evince dal suo ultimo album, “Il sogno Eretico” nel quale il rapper di Molfetta le manda a dire a tutti, dedicando anche un singolo al premier Berlusconi. Caparezza cerca di bissare il successo ottenuto da “Le Dimensioni Del Mio Caos”, album del 2008, dal quale il singolo “Vieni a Ballare in Puglia” ha dominato le classifiche per settimane. E’ da sottolineare come questo sia un Album creato dopo tre intensi anni di lavoro, nei quali il musicista pugliese ha lavorato sulla profondità dei testi e sull’elaborazione delle musiche. Se i suoi precedenti album avevano sempre un tono polemico contro un qualcosa di marcio presente nella nostra società, questa contestazione era sempre velata, solo in poche canzoni erano palesi i riferimenti, ma, in questa sua nuova opera i riferimenti sono chiari, diretti, nudi e crudi. Un esempio tra questi è la canzone “Legalize The Premier”, interamente dedicata a Silvio Berlusconi e alle vicende che lo coinvolgono, oppure la canzone dedicata alla politica italiana “non siete Stato voi” dove con toni coraggiosi e di denuncia Caparezza attacca l’intera casta politica italiana e il sistema della censura italiana. I fan possono quindi gioire, dopo tre lunghissimi anni di attesa, voci, speculazioni e collaborazioni con altri cantanti, Pino Scotto – Rezophonic & Roy Paci per citarne alcuni, hanno tra le mani il nuovo disco, con 16 canzoni inedite legate l’una tra l’altra con piccole frasi di intermezzo abbandonando così l’inedita modalità “concept” che aveva caratterizzato “”Le Dimensioni Del Mio Caos”. Un’altra caratteristica dell’album è la durata delle canzoni che superano quasi tutte i 4 minuti e senza però mai cadere in ripetitività spaziando musicalmente in ogni direzione, cosa che in questo suo album assume un nuovo ruolo centrale. Come già detto la musica è estremamente curata incorniciando perfettamente i testi con i quali il nostro esprime il suo “Capapensiero”. Tra hip hop e hard rock, tra folk e reggae con alcuni spezzoni di musica classica Caparezza ci parla quindi del suo Sogno Eretico, di una Italia che si occupa dei suoi contenuti e non della sua immagine, senza corruzione, onesta, cosa che però, rimane solo un sogno.