Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Privacy   -   Chiudi
Febbraio 2024 - Anno XVII - Numero 1 - Venerdì 19 Aprile 2024
La riforma del condominio    -    Nuove regole condominiali    -    Il calendario scolastico    -    Il Dottorato di Ricerca, ambizione dei giovani    -    Confederations Cup, calcio mercato e azzurrini vice-campioni d’Europa    -    Barça - Madrid una sfida che vale molto piĂą di tre punti    -    Il Giro ha il suo Re, Vincenzo Nibali    -    Restaurata la vera da pozzo in campo San Giovanni e Paolo    -    La torre di Pierre Cardin    -    Terremoto scuote la serenissima    -    MISTERO A JESOLO    -    SANT ELENA . AVVOCATO TROVATO CADAVERE IN ACQUA    -    PENSIONE IN CONTANTI STOP DAL 1 LUGLIO    -    SESSO ESTREMO.. LA FUGA DOPO LE SEVIZIE    -    Caldo: arriva Caronte    -    Terremoto a Venezia nella notte: torna la paura nel Nordest.    -    Venezia, tromba d'aria in laguna Devastato il parco della Certosa    -    World Series dell’America’s Cup    -    INCENDIO SANTA MARTA, UCRAINO MORTO PER CAUSE NATURALI    -    NOTTE VERDE A VENEZIA    -   
     Altri articoli >>
Training autogeno e Rilassamento guidato. Salute e benessere e consapevolezza    -    L’ipnosi clinica: un approccio nuovo per gestire ansia, stress e depressioni    -    Lanusei: il terrorismo al centro di un corso di aggiornamento per gli Avvocati del foro ogliastrino    -    Luglio 2018 - Ricerca clinica sull'Ipnosi regressiva..svelato l'arcano. Le persone raccontano le storie da svegli    -    UNE MALADIE POLITIQUE RETOURNANTE EN EUROPE: LE POPULISME    -    LA CRISE ET LA DEGRADATION DES ZONES URBAINES    -    Ibuprofen VS Parkinson’s disease: a new medical discovery.    -    World's First Eye-Controlled Laptop Arrives    -    JOHN LENNON: THIRTY YEARS AFTER HIS DEATH    -    Wikileaks: finally, Here we go!    -    Soccer Women’s World Cup: The United States fighting for a position!    -    Europe : Irish rescue approved!    -    Iran: a bomb attack kills a nuclear scientist.    -    Zahra Kazemi: the “red fee” to be “free” in Iran    -    The Burmese Nobel Prize Suu Kyi: an embrace of freedom!    -    To kill or not to kill? This is the absurd question on Sakineh’s destiny.    -    Oleg Kashin: in Moscow, the voice must go on!    -    Liu Xiaobo: China’s double face    -    Child sex tourism: a sub-animal business    -   
     ITEMS >

cultura >>

La grotta azzurra

immagini_articoli/1307392600_psicologia.jpg

Era un bambino piccolo piccolo, in vacanza con i suoi genitori, in un mare grande grande. Le sedie a sdraio e gli ombrelloni accoglievano la folla domenicale impigrita sotto un sole che si avvicinava al culmine. Il bambino, sfuggito ad una guardia svogliata, prese a zampettare furtivo, giocando con la paletta, fino a raggiungere la linea spumeggiante della riva del mare. Prese a impiastricciarsi con la sabbia bagnata, a scavare una buca e poi a battere con la paletta sull’acqua, schizzando qua e la e sporcandosi tutto. Poi cominciò a seguire la linea delle conchiglie spezzate che segnano il limite delle onde sulla spiaggia, interrotta da qualche mucchio appiccicaticcio di alghe semidissecate. Cammina cammina, le sdraio e gli ombrelloni scomparvero. Non aveva fame, anzi, si sentiva ringalluzzito, pieno di energia. Scorse un promontorio, piccolo ma netto, che si inoltrava nella linea blu del mare. Ora camminava in una zona deserta; non si vedeva anima viva. Per un attimo pensò di tornare indietro, ma poi la curiosità fu più forte. Dopo un tempo indefinibile, arrivò al promontorio e vide che nascondeva una baia e, in fondo alla baia, l’apertura di una grotta. L’acqua era bassa, ci poteva camminare tranquillamente. Si avvicinò alla grotta, evitando i granchi che si allontanavano da lui e si insinuavano lesti nella sabbia. Raggiunse l’entrata; con stupore si rese conto che era molto grande, alta, e tutta percorsa da una luminescenza azzurra, strana e indecifrabile, che fasciava l’ambiente e creava un innaturale chiarore, sì che poteva tranquillamente vedere l’interno. Si fermò, un po’ impaurito, poi fece qualche passo. L’acqua non era profonda, gli arrivava alla vita, poteva camminare. Tutto l’ambiente era strano, non aveva mai visto una grotta come quella, anche se, veramente, non erano molte le grotte che aveva visitato. Stava per tornare indietro, quando percepì un tocco delicato al polpaccio destro. Si voltò, e vide un pesciolino dorato, piccole e sottile, che compiva evoluzioni eleganti appena sotto il pelo dell’acqua. Non sembrava per nulla spaventato, anzi, gli girava intorno, solo sfuggendo prontamente quando egli tentava di afferrarlo. Il bambino prese ad inseguirlo, e si rese conto che il pesciolino fuggiva verso una direzione precisa. Allora smise di cacciarlo e gli andò dietro. Vide che si dirigeva verso un punto della grotta ancora più luminescente, anzi, da dove sembrava provenire tutta la luminosità. Svoltò dietro ad uno sperone roccioso e, improvvisamente, si trovò di fronte ad una statua, un idolo che raffigurava una divinità sconosciuta. La luminescenza proveniva da una gemma azzurra incastonata sulla fronte dell’idolo: il piedistallo era immerso nell’acqua, ma la figura intagliata nella pietra si ergeva ben oltre due metri sul livello dell’acqua, tantochè il bambino gli arrivava appena alle ginocchia. Si avvicinò. Il volto era imperturbabile, ieratico. Lo stile era genericamente classico, ma non identificabile. Incuriosito, il bambino toccò lievemente un ginocchio della statua. Improvvisamente la gemma frontale prese ad emettere lampi di luce azzurrognola. Lui si ritrasse impaurito, ed un senso di panico lo afferrò quando si rese conto che il volto si stava muovendo! La testa dell’idolo si protese in avanti e si chinò sul bambino, ma, incredibilmente, gli angoli della bocca si aprirono in un chiarissimo sorriso. La gemma si staccò dalla fronte della statua e precipitò sopra a quella del bambino. Questi fece “Aio!” ed un bernoccolo crebbe rapidamente a ricordo dell’avvenuta collisione. Si chinò e raccolse la gemma caduta nell’acqua; si voltò, e vide che la statua era tornata al punto di partenza, come se nulla fosse successo. Decise di non raccontare a nessuno l’episodio perché nessuno l’avrebbe creduto. La gemma gli faceva luce, e, uscito dalla grotta, gli indicava la strada. Tornava verso casa, dove, lontano lontano, c’erano gli ombrelloni e mamma e papà, sicuramente in pensiero. Cosa avrebbe raccontato? Non lo sapeva; forse avrebbe preso qualche scappellotto, ma non importava. La gemma era troppo grossa per portarla al collo, l’avrebbe messa sul comodino: e chissà, forse un giorno gli avrebbe raccontato la storia dell’idolo ed anche la sua. Quando sarebbe stato più grande e avrebbe potuto capirla.




News letta: 1254 volte.
    Marzio Carlotto - newcitizenpress.com - 02/06/2011


Sullo stesso argomento:

-