Manca davvero poco per le elezioni amministrative. Ed oltre alla solita bagarre tra politici, ora anche l’Agcom dice la sua. L’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha fatto sentire la sua voce:‹‹ai fini di una par condicio e’necessario un immediato riequilibrio tra maggioranza e opposizione, limitando il tempo di intervento in tv riservato agli esponenti del governo e in particolare al premier Berlusconi, che è anche capolista a Milano››. Sono chiare le intenzioni dell’Agcom che ha già sanzionato la Rai per aver ceduto troppo spazio agli interventi del presidente del consiglio durante le edizioni del tg1.e invita Sky, in base a un esposto dell'Udc, a rispettare la parità di trattamento nei faccia a faccia tra i candidati sindaci. Immediata la replica da viale Mazzini.E’il consigliere Rai Antonio Verro a scendere in campo: ‹‹in quei giorni la morte di Bin Laden ha avuto una doverosa e ampia copertura informativa da parte del Tg1 e credo sia del tutto naturale, tra edizioni regolari e speciali, che in questa situazione il governo e il presidente del Consiglio abbiano avuto un congruo spazio per commentare notizie di tale rilevanza internazionale››. Ed anche Sky mal digerisce il monito dell’Agcom tanto che il direttore di Sky Tg24, Emilio Carelli, rivendica "la scelta di un format giornalistico che mette a confronto coloro che hanno più probabilità di essere eletti", dando "spazio anche alle altre forze attraverso interviste e spazi nei tg". Ma che cosa ha spinto l’Agcom a prendere questa decisione? Tutto nasce dai ricorsi del Partito democratico e dell'Udc che denunciano, a loro avviso, la violazione della par condicio da parte della Rai. Sulla base degli esposti l’Agcom decide di intervenire e chiama al voto i suoi membri che, a maggioranza in commissione Servizi e Prodotti, adottano la delibera: a favore sono il presidente Corrado Calabrò e i commissari Michele Lauria, Gianluigi Magri e Sebastiano Sortino, contrario invece Antonio Martusciello. Obiettivo della decisione è “il completo equilibrio tra le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione, sia nel tempo di parola che in quello di notizia, recuperando gli squilibri verificatisi nelle settimane precedenti". In particolare, precisa l'organismo di garanzia, "il tempo dedicato agli esponenti del governo deve essere riferito solo alla loro funzione governativa, nella misura strettamente indispensabile per assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione. Ciò vale, in particolare, per il presidente del Consiglio, il quale è anche capolista nelle elezioni comunali a Milano". E quali sono le conseguenze previste nel caso di inottemperanza? ‹‹Il monitoraggio-avverte l'Autorità- andrà avanti senza sosta e in caso di violazione delle regole saranno applicate, senza ulteriore preavviso, le sanzioni pecuniarie previste dalla legge››. Le reazioni del mondo politico vanno dal plauso del Pd ("La decisione va attuata già nelle prossime ore", dice Paolo Gentiloni, "la multa al Tg1 la paghi Minzolini", chiede Roberto Zaccaria), alla moderazione dell'Udc, che ritiene "assolutamente inadeguato" il richiamo preventivo a Sky. Toni sarcastici dal capogruppo del Pdl Senato, Maurizio Gasparri che commenta così: ‹‹ed ora di quanto multerà l'Agcom Santoro per aver esibito in televisione più volte Massimo Ciancimino pregiudicato e arrestato come calunniatore?››.