Quasi ogni giorno c'è un organizzazione che regola lo svolgimento delle attività internazionali di tutti i paesi del mondo; un organizzazione che ha il potere di suggerire linee di condotta anche ai grandi Governi; che tutela minoranze etniche e sociali; che si comporta come un supervisore, un giudice. Questa organizzazione si chiamo Onu. L'Onu, ovvero l'Organizzazione delle Nazioni Unite, nacque ufficialmente il 24 Ottobre del 1945 sulle cenerei di un altra organizzazione internazionale: la Società delle Nazioni. La Società delle Nazioni fu istituita nel lontano 1919, alla conferenza di pace di Versailles da Francia, Gran Bretagna, Giappone ed Italia, che erano i membri che costituivano il Consiglio permanente e da altri quattro paesi temporanei. Lo Società delle Nazioni non riuscì a prevenire il secondo conflitto mondiale e, fallendo nel suo intento, proseguì agonizzante la sua missione, in un quadro di crescente sfiducia generale. Essa fu sciolta nel 1946, per essere sostituita da un organizzazione più forte e meglio strutturata, fortemente voluta sia nel Patto Atlantico, da Churchill e Roosevelt , sia dalla stessa Società nel 1942. Il 24 Ottobre 1955, con la ratifica dello Statuto da parte dei 5 paesi fondatori, ovvero Cina, Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti, nacque questa nuova Organizzazione, avente nel suo intento importanti e nobili principi: si prefiggeva di garantire la tutela della pace internazionale e della sicurezza, e di occuparsi di sviluppare relazioni amichevoli tra tutti i paesi aderenti al trattato. Oltre a tali principi la Carta delle Nazioni Unite tratta della cooperazione internazionale, che viene assunta come elemento fondamentale ed imprescindibile per la risoluzione di problematiche economiche, umanitarie, sociali e culturali. I paesi facenti parte dell'Onu si obbligano volontariamente ad aderire allo Statuto delle Nazioni Unite (l'Italia ha aderito nel 1957), pur mantenendo la propria autonomia di nazione; l'Onu infatti, in base al principio della sovranità di uno Stato, non si può arrogare il diritto di agire coercitivamente negli affari di uno Stato, anche se aderente all'organizzazione. A titolo di esempio basti pensare alla moratoria internazionale sulla pena di morte: paesi aderenti come la Cina e gli Stati Uniti, continuano noncuranti delle linee guida Onu ad eseguire pene capitali. Fondamentalmente l'Onu si compone di Assemblea Generale, Consiglio di sicurezza e del Segretariato, oltre che di un Consiglio economico e sociale, della Corte Internazionale di Giustizia e del Consiglio di Amministrazione Fiduciaria (al momento inattivo dopo aver compiuto il suo mandato di decolonizzazione). L'assemblea Generale delle Nazioni Unite è composta attualmente da 192 rappresentanti dei paesi che aderiscono all'organizzazione. Ciascuno Stato membro ha diritto ad un voto in sede di votazione generale. I compiti dell'Assemblea Generale sono molto vasti: si occupa dell'emanazione di raccomandazioni riguardanti il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, dell'elezione dei membri temporanei del Consiglio di Sicurezza, dell'ammissione di nuovi membri o dell'espulsione di membri già presenti. Sempre dall'Assemblea vengono affrontati sia gli argomenti di cooperazione tra i Paesi aderenti relativi a problematiche economiche, umanitarie e sociali, sia argomenti relativi al mantenimento della pace e della sicurezza mondiale. L'Assemblea, a tal proposito, proclama della raccomandazioni indirizzate sia agli Stati membri, sia al Consiglio di Sicurezza. Il Consiglio di sicurezza si compone di 5 membri permanenti (Cina, Regno Unito, Russia, Francia e Stati Uniti) e di 10 membri temporanei eletti dall'Assemblea Generale, che restano in carica per 2 anni. Il suo scopo principale è quello di preservare la pace internazionale e, per perseguire tale fine, può anche ricorrere all'uso della forza attraverso operazioni di polizia internazionale. Il Segretariato delle Nazioni Unite ha invece la funzione di pianificare tutte le linee politiche adottate dagli altri Organi dell'Onu. I suoi compiti spaziano quindi dalla gestione delle operazioni di polizia internazionale, alla gestione delle dispute tra in vari Paesi aderenti, agli studi sullo sviluppo sostenibile e sui diritti umani.