Castiglioncello può essere definito la patria di una corrente pittorica, quella dei macchiaioli, che viene considerata l’iniziatrice della pittura moderna. Nella seconda metà dell’ottocento un gruppo di pittori continuò nella cittadina a sud di Livorno quelle riunioni intellettuali che aveva preso l’avvio a Firenze e concepì la pittura come espressione artistica in grado di rendere le impressioni che ricevevano dal vero utilizzando macchie di colore chiare e scure. Molti macchiaioli dipinsero ciò che vedevano dalle alture che sovrastano Castiglioncello e sono ben riconoscibili nei loro quadri i paesaggi pressoché immutati da oltre un secolo.
Molti furono poi i pittori di origine toscana che dettero vita alla corrente dei post macchiaioli, che per molti aspetti è ancora oggi attiva soprattutto nella città di Livorno.
Castiglioncello celebra quasi ogni anni la paternità e la vocazione per così dire “macchiaiola”, con l’organizzazione di mostre ed eventi culturali che richiamano nella cittadina balneare migliaia di visitatori. Mancava però un monumento che potesse ricordare in generale il pittore e il suo lavoro dal vivo, con tavolozza e pennelli, atto a riprendere quello che la splendida natura dei luoghi suggerisce alla sua arte. Sabato 10 dicembre, in una giornata di sole e di temperatura così miti da ricordare la primavera, è stata inaugurata una scultura in bronzo che rende omaggio ai pittori che qui hanno lavorato e continuano a farlo.
Autore dell’opera è un artista livornese, Massimo Lomi, che ha tratto ispirazione dal nonno, quel Giovanni Lomi che fu noto e apprezzato postmacchiaiolo. Entrambi, nonno e nipote, soci del Gruppo Labronico, un sodalizio artistico assai vivace nella città toscana.
La statua è stata collocata sul prato pubblico della pineta prospiciente il mare e rivolta verso quel tratto di costa assiduamente celebrato e dipinto da tanti pittori. Il bronzo, realizzato col contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, è stato fuso nella Fonderia d’Arte Salvadori di Pistoia. Si tratta dell’ultima erede di una grande tradizione metallurgica che risale al secolo undicesimo e che ha raggiunto il suo massimo splendore nei primi decenni del secolo scorso. La Fonderia Salvadori utilizza il metodo antico della “cera persa”, lo stesso che hanno utilizzato nel corso dei millenni gli egizi, i greci, gli etruschi e i romani.
Il bronzo è stato collocato a livello del prato, senza alcun piedistallo. Una scelta sicuramente voluta per rimarcare che l’arte è sullo stesso piano di chi ne fruisce. E già dalla prossima stagione turistica le migliaia di bagnanti, che ogni anno affollano la costa, potranno godere dello sguardo di quel pittore di bronzo collocato in mezzo al prato. Sicuramente un piacere ulteriore che si accompagna alle bellezze naturali di una costa celebre non solo nei quadri dei macchiaioli.
(foto di Federica Felici)