L’aumento medio delle bollette idriche è del 12,5%, quasi 30 euro in più a famiglia. In media l’acqua costa 370 € al Centro, 270 € al Nord, 250 al Sud. La media nazionale è di 290 € a famiglia in un anno. Ancora peggio sul fronte energetico. Rispetto al 2010, l’aumento del costo della bolletta è del 26,5%. Oggi, ogni famiglia paga in un anno 2460 € di energia. L’aumento più marcato è stato quello del petrolio: dal 2009 al 2011 è aumentato del 143%. A seguire, sono aumentati la benzina, i trasporti ed il gas. Il gasolio per l’agricoltura è aumentato addirittura del 46%. In Italia l’85% dei trasporti commerciali avviene su gomma, e l’aumento dei costi energetici ha un effetto valanga sul prezzo finale di vendita dei prodotti. Da questa rapida rassegna, emerge chiaramente che abbiamo a che fare con un trend insostenibile. In particolare, il petrolio sta diventando un vero e proprio laccio al piede della nostra economia, un qualcosa in grado di ipotecare qualsiasi discorso su un futuro sviluppo. Dal momento che l’aumento del prezzo del petrolio appare come un processo inarrestabile, non resta che muoversi nella direzione di una progressiva sostituzione di questa materia prima con qualcosa di alternativo. Si è cominciato a fare qualcosa a partire dagli anni settanta, ma è evidente che ora bisognerà fare molto di più, ed anche molto più in fretta. Due linee di intervento industriale che stanno emergendo sono l’introduzione nel mercato di modelli di automobile elettrica da parte delle maggiori case automobilistiche mondiali e l’aumento massiccio delle quote di energia prodotte da fonti rinnovabili. E’ evidente che questa è la strada del futuro. Non resta che procedere su di essa nel modo più spedito possibile.