Parlare di scoperte è forse riduttivo, credo che ci sia da capire quanto la mente sia in grado di costruire, noi viviamo in un continuo disvelamento, viviamo in uno stato mentale in continuo processo, azione, dal quale ogni tanto ci concediamo un momento in cui dare forma, descrizione, alla nostra vita, dargli un fine, perché la vita non ha un fine, siamo noi a dar un fine alla nostra vita, e spesso lo facciamo credendo nella vita di qualcuno che, prima di noi, ha lasciato un segno, un indicazione, seguendo il quale ci ritroviamo più adattabili, in grado di cambiare, col coraggio, la forza, l'entusiasmo per poterlo fare. La regressione ipnotica ci fa credere di aver ancora molto da scoprire sulla mente umana, ci fa sognare e capire che qualche parte del nostro sogno è forse stata parte del sogno di qualcun'altro, anche solo per questo motivo ciò che si vive durante una regressione va rispettato e preso in considerazione, fa parte del segreto della vita, a cui anche noi terapeuti non possiamo sottrarci. Spesso noi terapeuti non sappiamo perché le persone guariscono, alle volte guariscono solo perché hanno vissuto un esperienza d'ipnosi, hanno vissuto una forte emozione e qualcosa è cambiato, ci si deve umilmente inchinare al potenziale della mente umana e smetter di cercar di capire, ma contemplare i risultati che ottiene la mente umana.