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Settembre 2024 - Anno XVII - Numero 7 - Giovedì 10 Ottobre 2024
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MONTECUCCO DA BERE E DA GUSTARE

Tra la Maremma e il monte Amiata una terra ricca di vini e di sapori

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Il nostro Paese, l’Italia, è terra di vini come è noto in tutto il mondo. Ne esistono di famosi e celebrati a livello internazionale, bottiglie che spesso raggiungono quotazioni molto elevate. Ma nel panorama della produzione nazionale esistono vini che hanno poco da invidiare ai più blasonati. Ci sono aree viticole che hanno ottenuto la famosa DOC, ossia la Denominazione di Origine Controllata, in tempi recenti, ma che si stanno affermando e acquisendo un ruolo rilevante nei mercati nazionali ed internazionali. Questo tipo di realtà è distribuito abbastanza omogeneamente sull’intero territorio nazionale, anche in regioni che vantano antiche tradizioni nella produzione di vini di qualità. In particolare in Toscana, nota universalmente per il Chianti, il Brunello di Montalcino, il vino Nobile di Montepulciano e i grandi rossi di Bolgheri, solo per citarne alcuni come esempio, è stata istituita nel 1998 la DOC Montecucco.

L’area geografica si estende dalla Maremma grossetana alle pendici del monte Amiata. I comuni che fanno parte della DOC sono sette e precisamente: Cinigiano, Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Arcidosso, Seggiano e Roccalbegna. Le colline coltivate a vigneti ed uliveti si alternano alla macchia mediterranea che, salendo verso l’Amiata, si trasforma in boschi e castagneti. L’Amiata è un vulcano che in passato ha arricchito i terreni circostanti di elementi lavici, utili a conferire precise caratteristiche ai vini. E in particolare ad arricchire il sangiovese, vitigno di base per la produzione del Montecucco, che trova in quest’area geografica un microclima estremamente favorevole.

La denominazione Montecucco prevede due tipologie di rosso: il Monteccucco rosse e il Montecucco sangiovese. Entrambe hanno il sangiovese come base, insieme ad altri vitigni a bacca rossa non aromatici. Il disciplinare di produzione è molto rigido e proprio in virtù della qualità elevata raggiunta è stata richiesta la DOCG a pochi anni dalla concessione della DOC. L’acronimo DOCG significa Denominazione di Origine Controllata e Garantita ed è un riconoscimento di qualità elevata che viene concesso solo alle migliori produzioni nazionali.

Il colore è il rubino intenso tipico del sangiovese, profumi intensi di frutti e bacche rosse e sapore asciutto ed armonico che li rendono perfetti per abbinamenti con carni rosse, selvaggina e formaggi.

Percorrendo la strada del Montecucco si possono scoprire altre prelibatezze della tavola.  I bellissimi castagneti dell’Amiata danno una castagna che ha ottenuto il riconoscimento DOP. Una tradizione molto antica lega gli abitanti alla castagna che è stata nei tempi passati il loro alimento principale. La castagna viene consumata bollita, arrostita oppure può essere ridotta in farina con la quale si preparano ottimi dolci.

Nelle aree boschive si raccolgono ottimi funghi, attività che è praticata intensamente dagli abitanti della zona. Alcune aziende locali si occupano della trasformazione e della commercializzazione di ottimi prodotti. Anche il tartufo in alcune varietà viene prodotto nella zona del Montecucco. In particolare a Castell’Azzara si possono gustare e acquistare i preziosi tuberi.

Gli uliveti che caratterizzano le colline insieme alle vigne forniscono eccellenti varietà di olio extravergine. In particolare si mette in evidenza quello ottenuto dalla varietà di olive Seggianese, tipico della zona. Sono piante resistenti ai rigidi inverni che  da sempre si ripresentano alla base del monte Amiata. L’olio che si ottiene ha gusto delicato, dolce con profumi molto intensi e fruttati. Un olio prezioso e di ottima qualità.

La produzione di zafferano che era quasi scomparsa per le difficoltà della coltivazione, ha ripreso vita. Una preziosa spezia che colora di viola intere colline durante il periodo di fioritura.

Una prelibatezza da non perdere è il biscotto salato di Roccalbegna, un tarallo dalla forma intrecciata e fatto con elementi semplici. Acqua, olio, farina, sale, lievito e semi di anice vengono faticosamente lavorati a mano per ottenere un prodotto duro e friabile che delizia il palato.

Il percorso della strada del vino Montecucco svela una Toscana che non cessa mai di sorprendere, dove tradizione e innovazione si uniscono per soddisfare le esigenza dei numerosi turisti. Qui si possono trovare agriturismi, osterie e cantine in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

(foto e immagini da Google.it)



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    Federica Felici - newcitizenpress.com - 28/05/2012


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