Da sempre i momenti di tensione economica e scontentezza generano reazioni radicali da parte di vari gruppi di persone e la recente recessione economica ha provato che questo tipo di comportamento e’ ancora in vigore. Sono moltissime infatti le persone che hanno aderito al muovo movimento sociale dal nome di “Occupy Wall Street” in segno di protesta verso il capitalismo e tutto cio’ che tale sistema simboleggia. In particolare, migliaia di cittadini provenienti per la maggior parte dai vari stati Americani, si sono riuniti nell’ultimo anno per protestare davanti agli edifice di Wall Street, centro finanziario situato a Manhattan. Persone che si reputano intrappolate in un sistema ingiusto e che non rispecchia i loro diritti, un sistema che non li rappresenta come vorrebbero e che non li soddisfa. Alcuni tra la folla addirittura invocano le parole di Karl Marx, suggerendo il totale crollo del sistema capitalista e non, al contrario di altri piu’ moderati, delle rifome. In linea di massima il movimento incoraggia la gente di tutto il mondo a ribellarsi e ad opporsi alle condizioni di miseria ed incertezza che regnano sovrane, andando incontro ad un sistema piu’ equilibrato. Le opinioni esterne a riguardo rimangono divise e, tra le critiche principali, rimane il fatto che queste persone stiano protestando in maniera radicale senza fornire una vera e propria alternative applicabile e funzionale, al sistema in vigore. Non si e’ ancora concluso questo movimento e sicuramente ci saranno nuovi sviluppi nei mesi a venire ma una cosa e’ certa, le persone a capo dei governi mondiali non possono piu’ ignorare il livello di insoddisfazione che sembra essere presente nelle vite di moltissime persone.