Sono anni ormai che la generazione attuale sente parlare del tema della sostenibilita’ e del cosidetto “going green” ovvero passare ad un sistema “verde” che sia econostenibile per l’ambiente anziche’ puramente detrimentale come quello di ora. Ma cosa richiede veramente un mondo fatto di compagnie green? In realta’ la situazione e’ piu’ complessa di quello che si pensa; non e’ sufficiente pensare in “verde” e cercare di essere piu’ o meno ecosostenibili ma bensi’ bisogna implementare dei veri e propri cambiamenti radicali in quelli che sono i processi di produzione da parte delle aziende. Il concetto di ecosostenibilita’ e’ infatti basato sulla riduzione del consumo energetico coinvolto in qualsiasi processo che a sua volta comporta un calo delle emissioni di anidride carbonica e quindi un minor impatto su quella che e’ la salute dell’ambiente. Per poter effettivamente ridurre il dispendio energetico bisogna ottimizzare la produzione in modo tale da utilizzare materiali piu’ possibile evitando quindi la necessita’ di nuove risorse/materie prime. Le aziende dovrebbero quindi equipaggiarsi di macchinare molto sofisticati e purtroppo costosi per poter cambiare il processo di produzione; investire nel futuro senza un risparmio ed un beneficio immediato ma piuttosto a lungo termine. Tale cambiamento comporterebbe appunto la riduzione dei costi di produzione una volta avviata in maniera completa la produzione e, quindi, indirettamente un aumento del guadagno. Sembrerebbe insomma che il verde faccia bene non solo all’ambiente ma anche al portafogli