Naturalmente come tutti i trattamenti mentali, non di natura chimica, perché possano funzionare bisogna investire, lavorare con gli stati mentali significa dedicarsi, coinvolgersi, crederci, se si parte sfiduciati e passivi il tempo di riuscita del trattamento si allunga, mentre impegnandosi l'ipnosi, e l'autoipnosi che si ricava dal trattamento, risulta un arma vincente, riequilibrando in breve tempo i nostri stati mentali. In ogni caso qualunque forma di psicoterapia lavora attraverso il cambiamento degli stati mentali, anche se questa descrizione che ho fatto è poco considerata pur essendo un cavallo di battaglia per chi studia la fisiologia del cervello, quindi per chi studia le neuroscienze, e l'ipnosi appartiene al campo delle neuroscienze, lavora sulla fenomenologia, è essenzialmente pragmatica, funziona con tutte le persone, utilizza il linguaggio, in tutte le sue forme, parole, pensieri, utilizza i sensi, vista, udito, tatto, gusto, olfatto, usa la parte creativa ed inconscia del nostro cervello, pensiero divergente, intuizioni, illuminazioni, veicola i cambiamenti con la parte emotiva della mente.Per von Foerster e von Glesersfeld a conoscenza non é una rappresentazione ma una costruzione di ipotesi della realtà (viabilità). Qualsiasi conoscenza, non può che essere generata dalle attività fisiche e concettuali del soggetto stesso. Si prescinde dalla questione se la conoscenza sia o no una rappresentazione di una realtà indipendente. Bisogna spiegare il modo in cui si conosce e tale spiegazione, comunque la si guardi, dovrà porre in rilievo un processo di costruzione. Ed è proprio il modo in cui la costruzione concettuale viene analizzata che genera una distinzione fra le versioni del costruttivismo contemporaneo, così l'ipnosi costruttivista si allinea a questo pensiero, il disagio è una costruzione inconscia della mente dell'individuo, così per trattare il suo pensiero e la soluzione si deve lavorare col mondo inconscio della persone, per questo il lavoro con L'ipnosi risulta vincente.