Da un'analisi della Camera di Commercio meneghina emerge un dato virtuoso, la nascita di 27 nuove imprese al giorno. Sono i giovani i protagonisti delle iscrizioni di nuove imprese nei primi tre mesi del 2013 a Milano, 27 le nuove aperture al giorno, +20% in un anno. Si tratta di oltre duemila imprese in tre mesi su un totale di oltre settemila iscritte, rispetto alle 1.700 circa giovanili dello scorso anno, sempre nel primo trimestre. Scelgono di aprire un negozio, un’attività edilizia, un ristorante o sono nei servizi alla persona, nella finanza. Una risposta alla mancanza di opportunità da parte di chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro: ci sono meno assunzioni. La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale ci sono nel primo trimestre 2013, per tutti, 11.000 assunzioni e circa 12.800 uscite, vale a dire circa 1.800 posti di lavoro in meno mentre, se si includono i lavori flessibili, ci sono più opportunità. Il lavoro è al primo posto nei pensieri dei milanesi tra i settori su cui investire per il futuro: lo dicono circa sette cittadini su dieci e sette imprese su dieci. Milano è motore del lavoro, con un milione e quattrocentomila occupati nella provincia, un tasso di attività elevato (72,1% grazie alla componente femminile, 66,1%), ma cresce il tasso di disoccupazione (7,8%, +1,8% in un anno). Molti giovani, pur penalizzati dalla grande crisi, stanno dimostrando capacità di reazione mettendosi in proprio. E’ importante quindi il ruolo delle istituzioni nel sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione come elemento di tenuta dell’economia.