«Tutti e 5 i figli di Berlusconi, in modo compatto, hanno chiesto la grazia», per il cavaliere: la notizia l'ha data Marcello Dell'Utri ospite della trasmissione Virus su Raidue. Sempre sulla grazia al ex premier Dell'Utri ha aggiunto: «Non la vogliono dare, vogliono che Berlusconi si arrenda. Ha una forza che invidio». Parlando poi del Pdl Dell'Utri ha detto che «non si spaccherà. Deve andare avanti unito perché spaccandosi perdono tutti, non vince nessuno». Infine secondo Dell'Utri il successore del cavaliere dovrebbe essere Angelino Alfano. Fonti del Quirinale interpellate sulla notizia precisano che alla presidenza della Repubblica «non è arrivato nulla». «Non ci ha sorpreso in materia - aggiungono fonti del Quirinale - la dichiarazione diffusa ieri dall'avvocato Nicolò Ghedini (che aveva smentito l'ipotesi di richiesta di grazia apparsa sul quotidiano il Tempo), perché già da tempo al presidente della Repubblica era stato escluso da persone vicine all'onorevole Berlusconi ogni ipotesi di domanda di grazia». Sono stati compatti i figli nel chiedere la grazia? «Certo - ha risposto Marcello Dell'Utri - nel momento in cui è stato deciso e gli è stato chiesto di farla chiedere ai figli, i figli l'hanno chiesta, mi sembra ovvio, solo che è brutto il discorso: i figli la chiedono e non gliela danno». Non è arrivata al Quirinale? «E che ci vuole per farla arrivare». Le risulta che è arrivata al Quirinale e si è persa in qualche ufficio? «Evidentemente non gliela vogliono dare. Vogliono che Berlusconi si arrenda... si deve arrendere», ha concluso Dell'Utri. L'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, è il primo a smentire: «La notizia che i figli del presidente Silvio Berlusconi avrebbero presentato domanda di grazia - ha detto il legale - è destituita totalmente di ogni fondamento». L'avvocato-parlamentare Pdl ha spiegato che la richiesta di grazia non solo non è stata avanzata nei giorni scorsi ma neanche lo sarà in futuro: «Assolutamente no, non lo abbiamo fatto prima e non lo faremo poi». Quanto alle ragioni alla base dell'affermazione di Dell'Utri, Ghedini osserva solo che «forse il senatore si sarà basato su quanto ha scritto il quotidiano il Tempo nei giorni scorsi, salvo dimenticare la smentita che avevo già dato in proposito. Anche perché un atto del genere - rileva - non può certo essere tenuto nascosto». Un atto che, assicura il legale di Berlusconi, non è da considerare tra le mosse future del Cavaliere.