Queste festività natalizie, come era logico attendersi, hanno fatto registrare fino ad ora un evidente calo negli acquisti: una famiglia su cinque è difatti stata costretta a rinunciare ai tradizionali doni da mettere sotto l'albero. Secondo quanto afferma la Federconsumatori il calo in questione sarebbe pari all'11,4% rispetto alle festività dello scorso anno. Appare chiaro che questo comportamento tenuto dai potenziali acquirenti è dovuto in parte, oltre che alla crisi che incombe impietosa, anche all'attesa dei saldi invernali, che pure quest'anno avranno inizio ai primi di gennaio. È almeno questa la speranza nutrita dai commercianti, rimasti sino a questo momento delusi dal volume delle vendite stipulate. Ufficialmente i saldi dovrebbero avere inizio il 4 gennaio, ma solo ufficialmente, perché in effetti i commercianti stanno già attuando, dopo le prime risultanze dei giorni scorsi, una autentica corsa al ribasso dei prezzi: alcuni commercianti definiscono questa strategia di vendita al ribasso, vero o fittizio che sia e talvolta si tratta proprio di un escamotage per attrarre la clientela, come pre-saldo natalizio, altri invece preferiscono non ricorrere ad alcuna terminologia definitoria mettendo comunque in bella mostra lo sconto che si muove, come riscontrato presso gli esercizi commerciali romani e milanesi, entro un range compreso fra il 30% e il 50% del prezzo iniziale. Ci sono poi coloro che ricorrono alle nuove tecnologie, pubblicizzando tramite SMS la politica di sconti attuata in questo frangente.