Condannato per frode fiscale a quattro anni di reclusione, di cui tre coperti da indulto, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sconterà la pena per il processo Mediaset svolgendo attività socialmente utile di volontariato e di assistenza agli anziani presso l'istituto "Fondazione Sacra Famiglia", a Cesano Boscone (Milano). Il centro si occupa di persone con gravi disabilità e anziani non autosufficienti. L'ex Cavaliere lavorerà per un anno, una volta alla settimana per quattro ore consecutive. Potrà lasciare la Lombardia per tre giorni, dal martedì al giovedì, e avrà la possibilità di recarsi a Roma per dedicarsi all'attività politica e prendere parte alla campagna elettorale che si terrà in vista delle elezioni europee. E ci potrebbe essere anche uno sconto di pena di quarantacinque giorni. «Io sono innocente. Sono stato condannato ingiustamente, ma rispetto la magistratura», ha affermato amareggiato l'ex Premier. I giudici avvertono Berlusconi della necessità di mantenere un buon comportamento durante il periodo di prova e sostengono che il reato di frode replicato per anni dimostra un'insofferenza alle regole dello stato poste a tutela dell'ordinamento e della civile convivenza. «Decisione equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del presidente», ammettono i legali di Berlusconi, Coppi e Ghedini. Gli anziani ricoverati nel centro si dicono contenti di poter passare del tempo in compagnia di Berlusconi e il sindaco di Cesano Boscone fa capire di essere soddisfatto nell'ospitare una personalità del genere. In tutta questa vicenda c'è da sottolineare una nota curiosa: Cesano Boscone è il paese di Massimo Tartaglia, l'uomo che nel 2009 aggredì Berlusconi con una miniatura del Duomo di Milano, provocandogli delle ferite al volto. Coincidenze della vita.