Il fatto quotidiano ha riportato l’interessante punto di vista del docente di Storia economica all’università Statale di Milano, Giulio Sapelli, sulla crisi greca. Per lo storico servirebbe “una conferenza internazionale con Cina e Russia per risolvere la questione greca, che è una questione geostrategica". Il professore parlando con l’Adnkronos, ricorda che “quando nel 1932 la Grecia fece default, si tenevano delle Conferenze internazionali, dove tutte le potenze si riunivano e tentavano di risolvere i problemi”. E i debiti venivano riscadenzati e dilazionati. La Grecia ha una lunga storia di crisi finanziarie”, ricorda Sapelli, “non appena il Paese conquistò l’indipendenza dall’Impero Ottomano, i default si susseguirono e si arrivò al punto di affidare il sistema bancario greco alle banche inglesi, ma erano soluzioni frutto di conferenze internazionali”. L’analisi era di tipo geopolitico e strategico: “La Grecia è lì, sullo Stretto dei Dardanelli, davanti alla Turchia”. Secondo lo studioso “in altri tempi la questione sarebbe stata affrontata con un approccio geopolitico, non dal punto di vista dei conti della serva“. Il richiamo alla inadeguatezza dell’Europa è evidente. La crisi greca, per Sapelli, “è una prova del grande disordine internazionale ed europeo”, e se “facesse veramente default, non è vero che non succederebbe niente. Dimenticano tutti che i debiti oggi sono tutti collateralizzati: si appoggiano sui derivati”, pertanto, “l’onda d’urto sarebbe immensa, arriverebbe fino in Cina. Non è il Pil che conta, ma la collateralizzazione del debito e il debito greco è molto collateralizzato. Far fare default alla Grecia è pericolosissimo“. Sul referendum greco indetto dal premier greco, Alexis Tsipras, Sapelli pensa che sia stato “un errore tattico” perché se vince il ‘no’ “passa per un messaggio anti euro e le Borse si innervosiscono”. Se invece vince il sì, “i tedeschi lo costringerebbero a dimettersi e metterebbero un loro fantoccio”. Secondo lo storico dell’Economia “siamo di fronte a persone senza idee, ma purtroppo senza scrupoli“.