Molti, ammaliati dallo straordinario livello raggiunto dalla prima stagione di True Detective, hanno atteso con grande impazienza che il creatore, Nic Pizzolatto, replicasse con la stessa maestria la scelta di location evocative, la magistrale sceneggiatura (sempre ad opera sua) e direzione di un cast perfettamente nella parte tra cui spiccano Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Ahimè non è stato così. In primo luogo gli interpreti questa volta non sono certo stati selezionati con la medesima cura; forse per pressioni dall’esterno, forse per la smania di replicare e dare nuova vita ad un attore prima conosciuto per ruoli del tutto differenti, i prescelti questa volta sono tutti fuori parte e poco plausibili. Da una parte i buoni, Taylor Kitsch e Rachel McAdams errano privi di espressione atteggiandosi a paladini, mentre paiono solo svampiti. Il perfido antagonista, Vince Vaughn, privo del supporto di una mimica facciale atta ad un ruolo così complesse, dovrebbe inscenare un geniale e spregiudicato uomo d’affari, ma è più vicino ad un australopiteco. Infine, forse il meno peggio, il poliziotto problematico, Colin Farrell, impersona sé stesso, ubriacone e trasandato, riuscendo un poco meglio dei suoi compari, ma non essendo certo un eccelso interprete delle mille sfumature del complesso animo umano. Non solo la parte attoriale è però carente; Anche location e trama non entusiasmano: l’una è una banale ripresa della Hollywood malfamata che Lynch e De Palma avevano già più che copiosamente ritratto nei loro più perversi anfratti, tra prostituzione e colletti bianchi; l’altra, la solita indagine noir su un potente magnate corrotto, con connivenza ovviamente della polizia locale, unisce tutti i possibili stereotipi a un ridicolo e mal spiegato colpo di scena all’episodio 3. Sebbene in partenza fiduciosi, pochi sono per ora i presupposti che lascino ben sperare, lasciando noi fan nostalgici della prima season a vacillare ormai in attesa che una netta inversione di rotta possa riportare in carreggiata la- per ora- assai deludente seconda stagione di True Detective.