Svedese, alta 1 metro e 75, recitazione naturale, tre Oscar come pure i mariti e quattro figli. Questa in sintesi la vita di Ingrid Bergman, una delle attrici capaci di illuminare un film con la sua sola presenza e in grado di salvare da sola un film dal flop. Nata il 29 Agosto 1915 da padre fotografo e cineamatore Ingrid fu ritratta da lui improvvisando delle situazioni e con ogni tipo di abbigliamento. Di indole remissiva era invece sicura di sé sul set . Le importava di essere una brava interprete, credibile e forse anche per questo non cambiò mai nome né pettinatura. Strinse amicizia con Gary Cooper, con Gary Grant, fu diretta da registi geniali come Alfred Hitchcock che si innamorò di lei e che le confezionò addosso uno dei capolavori della cinematografia, “Notorius, l’amante perduta” e che lei interpretò in modo memorabile. Ma fu diretta anche da George Cukor in “Angoscia” , Victor Fleming in “ Giovanna d’Arco” e Roberto Rossellini, che la Bergman sposerà nel 1950, in diverse pellicole come “Stromboli”, “Viaggio in Italia”. Qualche incomprensione con il pubblico statunitense venne in seguito superata con “Anastasia” con il quale collezionò il terzo Oscar e fu riaccolta benevolmente dal pubblico di Hollywood. Morì a 67 anni, il giorno della sua nascita, lo stesso della settimana, una svolta verso una leggenda immortale.