Il 5 dicembre, in una intervista rilasciata a Nicola Porro per Il Giornale, il celebre scienziato catanese Antonino Zichichi, presidente della Wfs (World federation of scientist), espone le proprie perplessità verso la riunione dei capi di Stato a Parigi sui problemi dell'ambiente. Il suo scetticismo è rivolto alle previsioni drammatiche fatte sul riscaldamento del pianeta. Zichichi critica il metodo con il quale si pretende di sapere cosa avverrà al pianeta tra dieci o addirittura cinquanta anni. Secondo Zichichi le previsioni hanno senso solo a breve termine. Quelle sul tempo di domattina “hanno margini di errori bassissimi, quelle tra 15 giorni sono inattendibili”. Una previsione sul clima a dieci anni è, quindi, improponibile. Per Zichichi quello che funziona bene è il cosidetto «now casting», “Lo abbiamo scoperto noi con un progetto pilota della Wfs in Cina studiando il Fiume Giallo che causava migliaia di morti per le previsioni a lungo termine che davano troppo spesso falsi allarmi La gente ignorava gli allarmi restando a casa. Fino a quando noi abbiamo introdotto le previsioni a breve termine: «now casting». Ecco perché il presidente Den Xiao Ping mi ricevette a Pechino come fossi un capo di Stato e mi disse che avrebbe sostenuto l'istituzione di un laboratorio mondiale per una scienza senza segreti e senza frontiere come facciamo al Cern e a Erice nel Centro di Cultura Scientifica che porta il nome del pupillo di Fermi, Ettore Majorana». Alla domanda se non esistono, quindi, emergenze ambientali e se l’inquinamento non stia compromettendo il nostro futuro, lo scienziato risponde che vi sono 72 emergenze planetarie che a differenza di quelle climatiche sono verificabili, certe, scientificamente provabili. Un esempio reale è l'acqua che servirebbe pulita e disponibile per intere zone del mondo. Mentre sull’inquinamento, conclude Zichichi, occorre fare leggi severe per chi inquina senza confondere i veleni con le problematiche climatologiche, come sono CO2 e l’effetto serra. Non bisogna dimenticare che “l'anidride carbonica (CO2) è cibo per le piante. Se nell'atmosfera non ci fosse stata CO2 non sarebbe nata la vita vegetale. E siccome la vita animale viene dopo quello vegetale noi non saremmo qui. L'effetto serra non è un nostro nemico. Se non ci fosse l'effetto serra la temperatura di questo satellite del sole sarebbe 18 gradi sotto zero. L'effetto serra ci regala 33 gradi”. In effetti, nel 1993 gli scienziati dicevano che le Maldive nel 2010 sarebbero state sommerse dal mare e quindi erano destinate a sparire. E’ una fortuna che siano ancora lì.