Unioni civili si definisce tutte quelle forme di convivenza fra due persone, legate da vincoli affettivi ed economici, che non partecipano volontariamente all'istituto giuridico del matrimonio, o che non possono contrarlo, alle quali gli ordinamenti giuridici abbiano dato rilevanza o alle quali abbiano riconosciuto uno status giuridico che ne regoli i rapporti personali e patrimoniali relativi alla vita in comune. La classe delle unioni civili è molto molteplice nel mondo e comprende un'estrema varietà di regole e modelli di disciplina: in particolare, le unioni civili possono riguardare sia coppie di diverso sesso sia coppie dello stesso sesso. Il diritto non è rimasto indifferente all'evoluzione dei costumi ed esiste oggi un gran numero di provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni. Esistono tante differenze tra coppie di fatto e coppie sposate sia dal punto di vista dei diritti che da quello dei doveri. In caso di separazione, il coniuge più debole ha diritto al mantenimento da parte dell’altro, cosa che non è contemplata per le coppie di fatto, nemmeno quando esiste un evidente stato di bisogno di uno per esempio mancanza di risorsa economica. La situazione in Italia è ancora molto critica: le coppie non sposate non sono ancora ritenute legislativamente esistenti ed è per questo che vengono comunemente definite coppie di fatto. Il non riconoscimento giudiziario comporta l’assenza di quelle norme che regolano, per esempio, i beni: né i figli né il partner potranno ereditare, se non in presenza di un testamento che lo dichiari, i beni del defunto.