A Venezia il 35 % delle tubazioni risalgono a fine 800. Il calo di pressione registrato attraverso l’uso di alcune strumentazioni rivelano un guasto sulla rete che si dirama per decine di km. Il direttore di Veritas, Andrea Razzini, spiega che la manutenzione si fa ma servono delle importanti risorse per mettere Venezia in sicurezza togliendola da una situazione di rischio. Nell’ultimo biennio si sono verificati scoppi di grandi tubazioni e allagamenti allarmanti che solo tempestive riparazioni hanno permesso di scongiurare il peggio. Purtroppo non esistendo dei sensori per le segnalazioni di rottura l’unico modo per rivelarle sono i cali di pressione e non è dato di sapere in quali punti della rete vi è la criticità maggiore. E anche se arrivano nutriti finanziamenti l’opera di manutenzione, potrà essere avviata solo a tappe vista la estensione della rete e conclusa a lungo termine. La qualità dell’acqua comunque è buona. Lo rivelano le analisi eseguite quotidianamente, può variare solo il sapore: in alcune aree della città può esserci più Cloro se le tubature sono vecchie.