Luigi Vietti si laurea a Roma in architettura nel 1928. Realizza i suoi camini più belli in alcune ville di Cortina dove bel 57 riceve l’incarico di formulare il piano urbanistico. Secondo Vietti il camino è un elemento decorativo oltre che funzionale. Serve una buona tecnica ma anche molta fantasia. La collocazione più tradizionale è il centro parete, una soluzione per altro adottata dal medioevo al settecento quando il camino era l’unica fonte di riscaldamento diventando quindi il protagonista dell’ambiente. Il camino centrale, per Vietti, è un bellissimo camino perché permette di sistemare attorno ad esso tanti posti di seduta per discorrere e pensare insieme. Nello studio di Vietti si trovava di tutto: stoffe variopinte, piastrelle dai decori più diversi, cordoni da tenda, una offerta vasta da sottoporre ai suoi clienti al fine di trovare il giusto accostamento di colori e materiali. Molte piastrelle le disegnava lui per poi riporle in una parete attrezzata costruita ad hoc per accoglierle tutte. La grande stima e amicizia con gli editori fondatori della casa editrice Di baio ha fatto s che pubblicasse con loro la più corposa antologia dei suoi progetti. Muore a Milano il 28 marzo 1998 a 95 anni.