Successivamente alla puntata di Report del 13 aprile, il Papa Francesco ricevette numerose accuse, addirittura anche da potenti “ultracattolici”, riguardanti la diffusione del covid-19. Pare, infatti, che fosse stato infedele alla volontà di Dio, il quale fece una strage a livello mondiale, coinvolgendo non solo i cattolici, ma anche bambini innocenti, credenti di altre religioni, anziani. Ma non sarebbe un buon affare credere che una divinità buona e potente possa agire in questo modo, risulterebbe dunque crudele e ridicola. Converrebbe quindi dare peso alle parole pronunciate, in quanto possono influenzare i giovani, i religiosi, chi ha difficoltà a credere. Gesù era al corrente di tutto ciò, ed è per questo che ci lasciò un Maestro sicuro, sotto la guida dello Spirito Santo. Perché facile giudicare senza essere nei panni del disgraziato in questione. Chi ha il cuore grande, rende grazie per ciò che ha ricevuto e si cala poi nei panni altrui. Questa è la compassione, questa è la misericordia. La situazione attuale merita, per quanto possibile, risposte serie, adeguate, scientifiche, vere. C’è bisogno dunque di cuore, di affetto, di amicizia, di speranza, di fede, c’è bisogno di Dio, un dio amico che sacrifica il proprio figlio per salvare, e non per condannare, gli abitanti della Terra.