L’innamoramento è una particolare sensazione intensa che sperimentiamo quando siamo molto attratti da una persona. E’ la famosa sensazione delle “farfalle nello stomaco”, quando capiamo che qualcuno potrebbe essere il partner giusto per noi. Ma tutto questo processo avviene in modo conscio? Cosa ci porta a scegliere quella determinata persona come compagno di vita?
Quando si parla di sentimenti non è mai facile stabilire con precisione le ragioni che ci guidano, ma in questo caso possiamo dire che la scelta del potenziale partner avviene secondo dei criteri biologici e psicologici. Dal punto di vista biologico è d’obbligo menzionare le teorie evoluzionistiche che affermano l’esistenza di una spinta naturale nel cercare partner che possano garantire la continuità della propria prole. In particolar modo gli uomini sembrerebbero più attratti da donne giovani e sane, quindi potenzialmente fertili. Le donne, invece, preferirebbero uomini con una maggiore propensione e disponibilità a proteggere ed accudire la famiglia. Ma non solo. Infatti, dobbiamo tenere in considerazione anche un’altra famosa teoria: la teoria dell’attaccamento. John Bowlby, famoso psichiatra inglese degli anni 60, ne è stato l’inventore.
Secondo gli studi di Bowlby, ognuno di noi ha una predisposizione naturale ad instaurare legami con persone significative nella nostra vita, in particolar modo con i genitori. Infatti, il rapporto con loro influenza il nostro modo di essere e di pensare, ma anche le modalità con le quali ci approcciamo agli altri individui. Sembra particolarmente incisivo e determinante il tipo di rapporto che s’instaura col genitore di sesso opposto, poiché rappresenterebbe il modello del nostro partner ideale. Successivamente cercheremo di rivivere situazioni che ci sono familiari, quindi, sceglieremo un partner che confermi la propria visione di sé e degli altri. In età adula esistono tre tipi di attaccamento che influenzano le relazioni. L’attaccamento sicuro: tipico di soggetti provenienti da famiglie affettuose, rispettose e non opprimenti. Questo tipo di relazione è basata sulla fiducia e sul sostegno al partner. L’attaccamento ansioso-evitante: tipico di soggetti provenienti da famiglie disimpegnate, con genitori freddi.
Nella coppia c’è una vera e propria paura dell’intimità e la tendenza a mantenere le distanze L’attaccamento ansioso-ambivalente: tipica di soggetti con padre criticante e madre non sempre attenta ai bisogni del figlio. In questo tipo di rapporto si presenta una totale mancanza di fiducia nei confronti del partner, con controlli ossessivi e attacchi improvvisi di gelosia.