Durante un momento di crisi, come ad esempio quella provocata dall’emergenza sanitaria Covid-19, non si può evitare di provare stress. E’ fondamentale saperlo gestire e risolvere, in modo tale da non permettergli di sconvolgerci troppo e di mantenere buone relazioni col mondo esterno. Come primo aspetto è fondamentale “aspettare di essere stressati”. Aspettarsi un’azione significa infatti adottare già un atteggiamento di difesa e di controllo in previsione del momento in cui si manifesterà maggiormente. E’ importante sapere anche che si tratta di una reazione “fisiologica”, non dipende dalla volontà e può produrre effetti più o meno sgradevoli sull’organismo. Bisogna prendere coscienza del fatto che lo stress produce anche effetti positivi come una maggiore mobilitazione fisica, con un conseguente aumento dello zucchero nel sangue e un maggior livello di concentrazione, attenzione e una spinta a prendere decisioni sul piano operativo.
Ogni individuo è cosciente delle modificazioni fisiologiche che lo stress provoca nel proprio organismo. Si tratta di diversi sintomi come: tachicardia, aumento della pressione arteriosa, aumento del ritmo respiratorio, sensazione di avere un nodo in gola, spasmi viscerali, nausea ecc. E’ però più complesso rendersi conto degli effetti psicologici dello stress.
Solitamente sono le persone che ci circondano ad accorgersene e a farcelo notare. Ad esempio un membro della propria famiglia o un collega a lavoro possono vedere il soggetto particolarmente agitato, improduttivo, sconcertato. In psicologia i metodi più semplici e utilizzati per ridurre il livello di stress sono metodi sperimentati di sofrologia, ovvero la scienza che studia la modificazione degli stati di coscienza. Tra questi troviamo: l’ipnosi, l’elettroterapia, lo yoga e il training autogeno. Tali metodi possono essere messi in pratica tramite la guida di un terapeuta/istruttore o da soli.