La tocofobia (dal greco “tocòs” ovvero parto e “fobos” ovvero fobia) è la fobia del parto. Secondo uno studio svolto nei Paesi occidentali, circa il 20% delle donne incinte riporta, con intensità e livelli differenti, delle paure nei confronti del parto. (Hofberg e Ward, 2003; 2004; Saisto e Halmesmaki, 2003). La paura del parto può presentarsi nei mesi di gestazione oppure durante il parto stesso. E’ spesso correlata alla paura di morire. Secondo una ricerca svolta da Hofberg e Brockington, la tocofobia non è un disturbo esclusivo delle donne incinte. Infatti, tale fobia colpisce anche il 13% della popolazione in età fertile. E’ anche stato evidenziato come la tocofobia colpisca in maniera superiore le donne con problemi di DCA e disturbi dell’umore. La paura del parto diventa paralizzante, terrificante ed invalidante sia in termini fisici, sia emotivi. Nonostante sia un problema sempre più diffuso all’interno della popolazione femminile, questa particolare forma di sofferenza non è citata in nessun manuale diagnostico. Ma come si manifesta? Attraverso incubi, lamentazioni fisiche, difficoltà a concentrarsi sul lavoro e sulle attività domestiche. Un altro segnale di tocofobia potrebbe essere la richiesta, da parte della donna, di un parto cesareo. Questa estrema paura può essere legata ad aspetti di tipo biologico (dolore), psicologico (eventi traumatici pregressi, tipo di personalità, paura di diventare mamma), sociale (mancanza di supporto e scarse condizioni economiche) o secondaria (precedenti esperienze di parto). Purtroppo gli studi su questa condizione invalidante sono ancora scarsi e limitati.