“Le espressioni emotive sono uguali in tutte le culture?” Questa è la domanda che nel 1969 Ekman e i suoi collaboratori si sono posti. Essi infatti, riuscirono a dimostrare la veridicità della teoria di Darwin sull’universalità delle emozioni. Secondo questa teoria esiste una vasta gamma di espressioni condivise in ogni cultura. Ciò sembrerebbe dovuto da componenti innate appartenenti alla nostra eredità evolutiva. Grazie ai suoi studi, Ekman scoprì e teorizzò l’esistenza di “sei emozioni di base”, comprese in tutte le popolazioni, anche in quelle non alfabetizzate. Le emozioni di base sono: collera, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa. Per quanto riguarda il modello metodologico, Ekman utilizzò il “modello standard”, ovvero, mostrò ad individui di culture diverse varie fotografie di espressioni facciali stereotipate delle sei emozioni di base. Chiese loro di riconoscere l’emozione scegliendo una parola tra una lista chiusa di sei termini. La conclusione generale è che gli individui di tutto il mondo esprimono le emozioni di base secondo modalità simili e sono in grado di identificare le emozioni che altre persone stanno provando interpretando le loro espressioni facciali.