Al giorno d’oggi, se parliamo di calcio, ci si riferisce ad uno sport di squadra mondialmente conosciuto, cui protagonista è un pallone di forma sferica, che viene conteso tra due squadre. Ma quali sono le sue origini? Chi lo ha creato e quando? Il calcio affonda le sue radici nell’Estremo Oriente, in una data che si aggira intorno al 25° secolo a.C., quando l’esercito cinese praticava diversi esercizi di addestramento militare, tra i quali un gioco, che prendeva il nome di Tsu-Chu, il cui scopo era quello di impossessarsi di una palla composta di elementi vegetali. Più tardi, anche in Giappone e in Grecia si vide qualcosa di simile, fino ad arrivare a Roma, quando i legionari di Giulio Cesare lo praticavano in squadre. Infatti, con ogni probabilità, furono proprio loro a rendere noto questo sport ai britanni durante l’invasione. Purtroppo, ogni gioco con la palla ha subìto un brusco arresto durante il Medioevo, ma con il Rinascimento, quando Firenze divenne capitale dell’età medicea, diversi furono i poeti che descrissero nelle loro opere questa ormai diffusa forma di divertimento, chiamata “gioco del calcio”. I Medici stessi incoraggiarono la diffusione di questo sport, e se paragonato al calcio odierno, si possono notare alcune analogie con esso e altre con il rugby, e ad oggi è ancora praticato, ma unicamente come forma di spettacolo folcloristico. In Inghilterra, invece, grazie alla rivoluzione industriale e al progresso tecnico e scientifico che ne sono conseguiti, il football aveva incominciato a diffondersi, arrivando a differenziare e sancire le regole di calcio e rugby (1842). Tuttavia, la data ufficiale della nascita del calcio moderno risale al 26 ottobre 1863, quando 11 club in zona londinese si riunirono per definire il regolamento ufficiale del gioco del calcio.