Il 24 febbraio 2022 alle ore italiane 03:50 il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato ai propri cittadini l’inizio della guerra in Ucraina. Le truppe russe, responsabili delle esplosioni nei porti strategici di Mariupol e Odessa, hanno invaso nella notte l’Ucraina entrando dalla Bielorussia e dalla Crimea, ma Putin ha assicurato di non voler occupare il territorio, ma di volerlo demilitarizzare per poter “denazificare” il Paese. Putin ha poi aggiunto che “chiunque provi a interferire deve sapere che la risposta sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia”. Ma perché la Russia ha iniziato questa guerra? Per comprenderne le motivazioni è necessario fare un passo indietro e ripercorrere alcuni punti salienti della storia dell’Ucraina. Nato come stato indipendente nel 1991 in seguito allo scioglimento dell’Unione Sovietica, l’Ucraina mostra da subito al suo interno un forte clima di instabilità, dovuto alla contrapposizione tra i sostenitori dell’avvicinamento all’Occidente ed i fautori dello storico legame con la Russia. Infatti, nel 2010 con l’elezione alla presidenza di Viktor Yanukovych il paese sposta il proprio asse politico, virando irrimediabilmente verso la Russia: sarà proprio il presidente a rifiutare l’accordo di associazione e di libero scambio con l’Unione Europea, a cui seguiranno una serie di proteste che culmineranno con la fuga di Yanukovych e nel 2014 con la secessione della Repubblica di Crimea dall’Ucraina e la sua annessione alla Federazione Russa. Nel tentativo di seguire le orme della Crimea, la regione del Donbass nell’est dell’Ucraina, vede scatenarsi al suo interno una guerra civile nelle province di Donetsk e Lugansk, le quali si autoproclamano repubbliche indipendenti. Gli scontri continuano fino a quando, nel 2015, tramite l’accordo Minsk II, si perviene ad una tregua, mai del tutta rispettata: per questa ragione, i conflitti sono continuati sino ad oggi. Inoltre, a preoccupare ulteriormente la Russia è la crescente estensione a Est della Nato e la possibile annessione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica, che porterebbe inevitabilmente ad una condizione intollerabile per il presidente Putin, per la quale l’America sarebbe molto vicina alla Russia.