I ricercatori del Dipartimento di psicologia sperimentale di Oxford hanno esaminato se questa mancanza di educazione matematica negli studenti potesse avere un impatto sullo sviluppo del cervello. Sono, quindi, stati effettuati degli studi, a distanza di 19 mesi dalla scelta degli studenti di non proseguire i propri studi di matematica, per monitorare i cambiamenti che si sono verificati. Roi Cohen Kadosh, professore di neuroscienze cognitive presso l’università di Oxford, ha dichiarato che le abilità matematiche sono associate ad una serie di vantaggi, tra cui occupazione, stato socio-economico, e salute mentale e fisica. L’adolescenza è un periodo importante della vita, che è associato ad importanti cambiamenti cerebrali cognitivi, e questo studio fornisce un nuovo livello di comprensione biologica, dell’impatto dell’istruzione sul cervello in via di sviluppo, e dell’effetto reciproco tra biologia e istruzione. Gli esiti della ricerca ci pongono di fronte ad un obiettivo futuro: poiché non tutti gli adolescenti amano la matematica, è necessario indagare su possibili alternative, come l’allenamento in logica e in ragionamento, che coinvolgono la stessa area cerebrale della matematica. Quindi, come afferma Kadosh, anche se non si è del tutto consapevoli dell’influenza a lungo termine di questa interruzione, questo studio fornisce un’importante comprensione di come la mancanza di una singola componente nell’istruzione, ovvero la matematica, possa avere un impatto sul cervello e sul comportamento.